PMI – Al via la “Nuova Sabatini Capitalizzazione”

Dal 1º ottobre le imprese che investono in beni strumentali potranno presentare le domande per i contributi

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con apposita circolare direttoriale, ha stabilito i termini e le modalità di presentazione delle domande per l’accesso e l’erogazione dei contributi riguardanti la “Nuova Sabatini Capitalizzazione”.
La misura, che ha l’obiettivo di sostenere i processi di capitalizzazione delle micro, piccole e medie imprese, costituite in forma societaria, prevede la concessione di un contributo maggiorato a fronte di investimenti in macchinari, impianti, beni strumentali d’impresa, attrezzature ad uso produttivo, hardware, software e tecnologie digitali.
L’ammontare delle agevolazioni è rapportato agli interessi calcolati su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo del:

  • 5 % per le micro e piccole imprese
  • 3,575 %, per le medie imprese.

Per ottenere l’agevolazione la PMI deve soddisfare alcune condizioni relative all’aumento di capitale:

  • entro la data di presentazione della domanda di contributo, e durante i 6 mesi antecedenti, avere deliberato un aumento del capitale sociale in misura non inferiore al 30% dell’importo del finanziamento;
  • l’aumento di capitale deve essere effettuato esclusivamente nella forma del conferimento in denaro e deve risultare dalla delibera adottata dalla PMI come «versamento in conto aumento capitale»;
  • entro e non oltre i 30 giorni successivi alla concessione del contributo, è necessario:
    – sottoscrivere interamente l’aumento di capitale sociale;
    – versare almeno il 25% dell’aumento di capitale, oltre l’intero valore del sovrapprezzo delle azioni, se previsto;
  • il versamento della quota residua dell’aumento di capitale, non versata entro i 30 giorni successivi alla concessione del contributo, deve risultare effettuato dalla PMI entro e non oltre la data di presentazione delle singole richieste di erogazione del contributo in misura almeno proporzionale alle quote del contributo stesso.

Le domande di accesso alle agevolazioni potranno essere presentate da parte delle PMI a partire dal 1° ottobre 2024.
Il provvedimento ha una dotazione finanziaria di 80 milioni di euro.

 

 

 

 

 

 

ARITMA advisor finanziario di Intrauma nell’aumento di capitale promosso dal Fondo Italiano d’Investimento

Torino, 10/09/2024 – ARITMA annuncia il proprio coinvolgimento nell’ambito della recente acquisizione di una quota di minoranza da parte del Fondo Italiano d’Investimento SGR (nata nel 2010 su iniziativa del Ministero dell’Economia e delle Finanze) in Intrauma S.p.A., azienda leader nello sviluppo, produzione e commercializzazione di dispositivi ortopedici per la traumatologia.

L’operazione consiste in un aumento di capitale da complessivi 10 milioni di euro e avviene tramite FITEC II, fondo gestito dal Fondo Italiano d’Investimento che investe in eccellenze italiane ad alto contenuto tecnologico.

Fondata nel 2006 dalla famiglia Del Medico, Intrauma è un produttore italiano di dispositivi ortopedici utilizzati in ambito traumatologico, sia umano che veterinario. La Società con quartier generale a Rivoli (Torino), ha sviluppato negli anni un solido posizionamento di mercato ed una crescente presenza internazionale. Intrauma impiega oltre 100 professionisti e nel 2023 ha realizzato ricavi per oltre 21 milioni di euro con una crescita del 23% rispetto all’esercizio precedente.

L’aumento di capitale è finalizzato a sostenere la crescita commerciale, nonché l’ampliamento della gamma prodotti di Intrauma, con l’obiettivo di arricchire il portafoglio esistente con innovazioni quali il rivestimento in argento, la protesica e la medicina rigenerativa.

ARITMA ha assistito Intrauma in qualità di advisor finanziario, assumendo un ruolo di rilievo nell’origination e nell’esecuzione dell’operazione.

I commenti di ARITMA: “Il successo della transazione corrobora l’esperienza di ARITMA nell’area dedicata alla finanza straordinaria e dimostra l’estensione della nostra consulenza che, basata su un approccio eclettico unito a competenze pluridisciplinari, è orientata a supportare la crescita delle PMI in varie fasi del percorso e attraverso le forme finanziarie più idonee alle specifiche esigenze. Alla base c’è una profonda conoscenza dei nostri clienti favorita da relazioni di lungo periodo, per noi molto gratificanti, con imprenditori e manager.” E inoltre: “L’operazione rappresenta un esempio della rilevanza strategica che assume il Private Capital per la crescita delle piccole e medie imprese ad alto potenziale. Il supporto dell’investitore istituzionale non si esaurisce con la fornitura di capitale; ulteriori vantaggi derivano dalla disponibilità di know-how manageriale, strategico e di network che l’investitore mette a disposizione dell’impresa per il raggiungimento dei suoi obiettivi di sviluppo.”

Ricerca Bandi Finanza agevolata


Abbiamo il piacere di presentarle il nuovo servizio



con il quale potrà ricevere gli “Alert” sui bandi in apertura, la descrizione dei medesimi e il link alla documentazione ufficiale. Disponibile inoltre una banca dati su tutti i Bandi chiusi – aperti – di prossima apertura, per area geografica, settore, tipologia di beneficiario.

 

 

TRANSIZIONE 5.0

Di seguito una breve sintesi del nuovo strumento agevolativo per gli investimenti “5.0” e in allegato una nota con ulteriori approfondimenti.

Art. 38 del decreto legge del 02 marzo 2024 n.19 pubblicato in gazzetta ufficiale n. 52
        

  1. Periodo di vigenza: Dal 1° gennaio 2024 sino al 31 dicembre 2025.
  2. Beneficiari: imprese residenti nel territorio dello Stato e stabili organizzazioni nel territorio dello Stato di soggetti non residenti che non siano in stato di liquidazione o sottoposti a procedure concorsuali.
  3. Tipologia di beni “trainanti”: investimenti in beni materiali ed immateriali nuovi, strumentali all’esercizio d’impresa di cui agli allegati A e B annessi alla legge di stabilità 2017[1] e funzionali al conseguimento di un risparmio energetico minimo (vedasi tabella). Sono altresì inclusi i software, i sistemi e le applicazioni per il monitoraggio dei consumi energetici e dell’energia autoprodotta e auto consumata e i software relativi alla gestione di impresa se acquistati unitamente ai software precedenti.
  4. Tipologia di beni “trainati”: nell’ambito dei progetti di innovazione di cui al punto precedente sono inoltre agevolabili:
    • Beni materiali nuovi strumentali all’esercizio d’impresa finalizzati all’autoproduzione di energia rinnovabile destinata all’autoconsumo, ad eccezione delle biomasse, compresi gli impianti di stoccaggio dell’energia prodotta[2].
    • Spese di formazione del personale finalizzate all’acquisizione delle competenze in ambito nelle tecnologie rilevanti per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi, nel limite del 10% dei beni trainanti e dei beni strumentali di cui al punto precedente, per un massimo di 300.000 €. La formazione dovrà essere erogata da soggetti esterni individuati dal Ministero delle imprese e del made in Italy (MIMIT) con apposito decreto.
  • Intensità agevolativa: in relazione all’importo e all’entità del risparmio energetico correlato all’investimento l’impresa beneficerà di un credito d’imposta come da tabella seguente:

  • Fruizione: il credito maturato dovrà essere utilizzato in compensazione entro il 31 dicembre 2025. Eventuali quote non fruite a tal data potranno essere compensate in 5 quote annuali di pari importo negli esercizi successivi.
  • Comunicazione al (GSE): per l’accesso al credito d’imposta le imprese dovranno presentare su di un modello standardizzato (sia ex ante il risparmio energetico conseguibile sia ex post l’effettiva realizzazione degli investimenti) apposite certificazioni rilasciate da enti indipendenti (EGE certificati UNI CEI 11339, ESCO certificate UNI CEI 11352). Per le PMI il costo della certificazione sino a 10.000 € è riconosciuto in aggiunta al credito d’imposta maturato.
  • Cumulabilità: il credito d’imposta 5.0 non è cumulabile con il credito d’imposta nella ZES unica e con il credito d’imposta 4.0. Il credito d’imposta 5.0 è cumulabile con altre agevolazioni aventi ad oggetto i medesimi costi a condizione che il cumulo non superi il costo complessivamente sostenuto, tenuto conto della non concorrenza del credito alla formazione della base imponibile ai fini IRAP ed ai fini delle imposte sui redditi.
  • Normative: la fruizione del beneficio sarà comunque subordinata alla condizione del rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro applicabili in ciascun settore e al corretto adempimento degli obblighi di versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali a favore dei lavoratori.
  • Vincoli: Le fatture e altresì gli altri documenti riferiti ai beni agevolati (es. bolla di trasporto) dovranno contenere specifica indicazione del riferimento normativo (spese di cui all’art. 38 del decreto legge del 02 marzo 2024 n. 19). L’effettivo sostenimento delle spese ammissibili dovrà essere documentato tramite apposita certificazione rilasciata da soggetto incarico della revisione legale dei conti. Per le imprese non soggetto ad obbligo di revisione il costo della revisione, nel limite massimo di 5.000 €, è riconosciuto in aumento del credito d’imposta complessivo. In caso di cessione dei beni agevolati entro il 31 dicembre del 5° anno successivo a quello di completamento dell’investimento, il credito d’imposta è ridotto, escludendo dall’originaria base di calcolo il relativo costo. Entro il 01 aprile 2024 il MIMIT provvederà a pubblicare un decreto attuativo in merito a quanto non immediatamente previsto dal relativo decreto legge (es. termini per trasmettere le comunicazioni, modalità di calcolo del risparmio energetico, modalità di calcolo del risparmio energetico per le imprese di nuova costituzione…)                       

[1] Legge 11 dicembre 2016 n. 232

[2] Per i moduli fotovoltaici sono ammissibili gli impianti con moduli riconducibili alle caratteristiche di cui all’art. 12, comma 1 lettere a), b), c) del D.L. 09/12/2023, n.181

Sintesi operatività del Fondo MCC


Trasmettiamo nota di sintesi sull’operatività della garanzia diretta del Fondo MCC per le PMI e le “Midcap” per l’anno 2024.

Con l’occasione, ricordiamo l’operatività Aritma nell’ambito della Mediazione creditizia per le imprese, con oltre 20 rapporti di collaborazione (convenzioni o relazioni consolidate) con Banche e Istituzioni finanziarie che ci consentono di essere sempre propositivi sulla migliore soluzione per soddisfare le esigenze finanziarie delle imprese.


Sintesi operatività del Fondo MCC dal 01 gennaio 2024 al 31 dicembre 2024

BENEFICIARI:
Micro, piccole e medie imprese (PMI) come da definizione comunitaria e Mid-Cap[1] (ossia imprese che non sono PMI con un numero di unità lavorative annue – ULA – tra 250 e 499).

IMPORTO MASSIMO GARANTITO DAL FONDO:
5.000.000 € per singolo beneficiario. Per gli importi garantiti superiori a 2.500.000 € (incluse le garanzie in essere) sarà necessario attendere l’autorizzazione comunitaria.

COMMISSIONI DI GARANZIA:
Calcolate sul valore garantito dal Fondo (importo garantito) si distingueranno in relazione alla dimensione d’impresa e saranno pari a:

Micro imprese Piccole imprese Medie imprese Mid-cap
0% 0,50% 1,00% 1,25%
REGIMI DI AIUTO UTILIZZABILI
In relazione alla richiesta di garanzia il beneficiario finale dovrà definire a quale regime di aiuto richiedere l’intervento del Fondo. In particolare la scelta potrà avvenire optando alternativamente tra il nuovo regime de-minimis (regolamento UE 2023/2831) valevole sia per investimenti e sia per operazioni di liquidità o per il regolamento di esenzione (651/2014) valevole solo per investimenti. Dal 01 gennaio 2024 non sarà più operativa la sezione 2.2. del regime di aiuto TCF.


[1] Per le operazioni diverse da portafogli di finanziamenti, l’accesso al fondo di garanzia da parte delle Mid-cap avverrà solo previa autorizzazione comunitaria.

Finanziamenti agevolati e contributi SIMEST: Aggiornamenti

Risorse disponibili sul fondo 394 gestito da SIMEST

Aggiornamenti sulle misure agevolative attive

Agevolazioni per le imprese esportatrici penalizzate nel fatturato e/o negli approvvigionamenti
C’è tempo fino al 31 ottobre 2023 per presentare nuove domande a valere sulla misura a sostegno delle imprese che hanno subito – anche indirettamente – ripercussioni in seguito al conflitto bellico tra Russia e Ucraina. La misura è rivolta a società esportatrici che nel biennio 2020-2021 abbiano avuto relazioni commerciali (in termini di fatturato e/o approvvigionamenti) con Ucraina e/o Federazione Russa e/o Bielorussia. Si ricorda che, lato approvvigionamenti, sono ammessi anche gli acquisti indiretti (materie prime o semilavorati e prodotti finiti contenenti materiale di origine ucraina e/o russa e/o bielorussa).
L’agevolazione consiste in un finanziamento a tasso zero con una quota di cofinanziamento a fondo perduto pari al 40% dell’intervento agevolativo complessivo per programmi di spese/investimenti (fino a € 2.500.000) da sostenere in circa 2 anni. Contattaci per una valutazione preliminare di fattibilità.

Agevolazioni per l’internazionalizzazione
L’operatività del Fondo 394 continua inoltre ad essere attiva attraverso sei nuove linee di intervento agevolativo, sinteticamente illustrate nella seguente immagine, a supporto dell’internazionalizzazione. A disposizione delle imprese finanziamenti a tassi agevolati fino allo 0,464% (tasso settembre 2023) a cui si potrà aggiungere una quota di cofinanziamento a fondo perduto fino al 10%.
Illustrarci i tuoi programmi di investimento per una valutazione preliminare di fattibilità circa l’attivazione degli strumenti disponibili.

ARITMA, società leader nella consulenza alle imprese per la gestione degli strumenti agevolativi a supporto dell’internazionalizzazione, offre un servizio altamente qualificato che si estende alle valutazioni di convenienza che la nuova configurazione degli incentivi richiede (e.g., il calcolo dello scoring Simest, l’analisi sulla percentuale di tasso agevolato che l’impresa può richiedere in relazione all’assorbimento del finanziamento/disponibilità sul plafond de minimis, consulenza su eventuali garanzie).

ARITMA advisor finanziario nel Leveraged Buy-Out sui grissini torinesi “La Mole”

F.lli Milan S.r.l., società torinese specializzata nella produzione e commercializzazione di prodotti da forno a marchio “La Mole” e conto terzi, ha da poco modificato l’assetto societario tramite un’operazione di Leveraged Buy-Out sponsorizzata dai fratelli Massimiliano e Deborah Milan, già titolari del 50% delle quote. L’operazione ha permesso ai due imprenditori di assumere il pieno controllo dell’azienda.

Sotto la guida del nuovo azionariato la società si prepara al lancio di nuove linee di prodotti dolci e salati destinati prevalentemente ai mercati internazionali. Dopo il successo ottenuto dai tradizionali grissini torinesi, la società ha saputo crescere investendo in ricerca e tecnologia; inoltre, forte di un know-how produttivo e grazie a un deciso spirito di innovazione, negli anni si è specializzata per offrire ai clienti una gamma diversificata e ricca, sempre nel pieno rispetto della tradizione culinaria italiana.

F.lli Milan s.r.l. ha una struttura organizzativa formata da 50 risorse e un fatturato annuo di circa 20 milioni euro, di cui oltre l’80% legato all’export.

Il pool formato da Banca di Cherasco (con sede in provincia di Cuneo) e la capogruppo Cassa Centrale Banca (sede a Trento) ha supportato la società concedendo un finanziamento articolato in due linee di credito a sostegno del Leveraged Buy-Out e dello sviluppo del piano industriale.

La società torinese ARITMA ha agito in qualità di advisor finanziario nella strutturazione dell’operazione di finanziamento. Lo Studio Professionale Segesta ha assistito la società per gli aspetti contabili e fiscali dell’operazione che ha portato alla nuova governance.

Il commento di Gianluca Lingua, Responsabile commerciale di Banca di Cherasco: “Siamo orgogliosi di aver partecipato a questa operazione, che coinvolge una realtà imprenditoriale in forte espansione. Abbiamo voluto sostenere due imprenditori che hanno ben chiaro il percorso che l’azienda deve percorrere in futuro per continuare a crescere”.

Luigi Fasciano, Partner di ARITMA, aggiunge: “F.lli Milan S.r.l. sta dimostrando grande capacità di coniugare tradizione e innovazione, leve fondamentali per proiettarsi con successo sul mercato nazionale e soprattutto all’estero. L’acquisizione promossa dai componenti della famiglia coinvolti nel management pone le basi per un percorso di crescita di lungo periodo. Siamo lieti di aver contribuito al successo dell’operazione”.



MIMIT – FONDO TRANSIZIONE INDUSTRIALE

Presentazione domande a partire dal 10 ottobre 2023

(Settembre 2023)

Riportiamo di seguito le indicazioni operative riguardanti la misura gestita da MIMIT – INVITALIA S.p.A.

Risorse disponibili

300 milioni di euro; 150 milioni di euro sono riservati alle imprese energivore.

Programmi ammissibili

I programmi ammissibili sono volti a perseguire, attraverso interventi sul processo produttivo già esistente nell’unità produttiva oggetto di intervento:

  1. Maggiore efficienza energetica nell’esecuzione dell’attività d’impresa.
  2. Uso efficiente delle risorse, attraverso una riduzione dell’utilizzo delle stesse anche tramite il riuso, il riciclo o il recupero di materie prime e/o l’uso di materie prime riciclate.

I programmi di investimento e le relative spese devono essere strettamente diretti al raggiungimento delle finalità ambientali di cui sopra e non devono determinare un aumento della capacità produttiva dell’unità produttiva oggetto di intervento, fatti salvi aumenti contenuti di capacità derivanti da esigenze tecniche e, comunque, di dimensione non superiore al 2% rispetto alla situazione precedente.

I programmi di investimento possono essere accompagnati, qualora strettamente connessi e funzionali ai medesimi, da progetti per la formazione del personale per un importo non superiore al 10% di quelle complessivamente previste per la realizzazione dei programmi di investimento di cui sopra.

I programmi di investimento devono:

  • Prevedere spese complessivamente ammissibili di importo non inferiore a 3.000.000 euro e non superiore a 20.000.000 euro;
  • Essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di accesso al Fondo;
  • Essere realizzati entro 36 mesi dalla data di concessione del contributo (prorogabili per ulteriori 12 mesi).

Spese ammissibili

Sono ammissibili le seguenti spese, limitatamente a quelle strettamente necessarie per soddisfare gli obiettivi ambientali:

  • Suolo aziendale e sue sistemazioni (max 10% dell’investimento ammissibile);
  • Opere murarie e assimilate (max 40% dell’investimento ammissibile);
  • Impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica;
  • Programmi informatici, brevetti, licenze, know-how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi.

Presentazione delle domande

A partire dalle ore 12.00 del 10 ottobre 2023 e fino alle ore 12.00 del 12 dicembre 2023.

Graduatoria

Procedura valutativa a graduatoria per determinare l’ordine di ammissione alla procedura di istruttoria.

Relazione tecnica economica

Necessaria relazione tecnica economica da redigere nella forma di perizia asseverata.

  • Maggiore efficienza energetica nell’esecuzione dell’attività d’impresa

Le agevolazioni possono essere concesse ai sensi del Regolamento GBER a fronte di investimenti finalizzati all’introduzione di:

  1. Misure tese al miglioramento dell’efficienza energetica che comportino un risparmio energetico nell’esecuzione dell’attività d’impresa (articolo 38 del Regolamento GBER);
  2. Un cambiamento fondamentale del processo di produzione, volto a conseguire un risparmio energetico nell’esecuzione dell’attività d’impresa (articoli 14 e 17 del Regolamento GBER).

Il risparmio energetico è pari alla quantità di energia risparmiata espressa in TEP (Tonnellate Equivalenti di Petrolio).

Tali programmi di investimento possono altresì prevedere, per un importo non superiore al 40% del complessivo programma di investimento ammissibile, interventi volti alla realizzazione di:

  • Impianti di cogenerazione ad alto rendimento per la produzione simultanea di energia elettrica o meccanica destinata all’autoconsumo;
  • Impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili o di idrogeno rinnovabile destinato all’autoconsumo;
  • Impianti per lo stoccaggio di energia, connessi agli impianti di cui sopra.

 

Le spese ammissibili sono pari a:

  • in caso di investimenti finalizzati all’introduzione di misure tese al miglioramento dell’efficienza energetica di cui alla lettera a): COSTI SUPPLEMENTARI* o, in alternativa, ai COSTI TOTALI a fronte dell’applicazione delle intensità di aiuto ridotte.
  • in caso di investimenti finalizzati ad un cambiamento fondamentale del processo di produzione di cui alla lettera b): COSTI TOTALI.

 

*Costi necessari per raggiungere un livello più elevato di efficienza energetica, determinati confrontando i costi del programma di investimento con quelli relativi ad uno scenario controfattuale che tenga conto degli investimenti che verrebbero effettuati in assenza di aiuto.

Su richiesta dell’impresa, le agevolazioni possono essere concesse ai sensi della Sezione 2.6 del Quadro temporaneo a fronte di investimenti finalizzati alla riduzione sostanziale del consumo di energia nelle attività e nei processi industriali. Ai predetti fini, i programmi di investimento:

  1. Devono conseguire una riduzione di consumo di energia pari ad almeno il 20% in relazione alle attività sovvenzionate misurata con riferimento ai consumi energetici verificatisi nei 5 anni precedenti la domanda di agevolazione (media annua del consumo);
  2. Per gli investimenti relativi alle attività che rientrano nel sistema di scambio di quote di emissione (ETS), devono consentire di realizzare una riduzione delle emissioni di gas a effetto serra che permetta di scendere al di sotto dei pertinenti parametri di riferimento;
  3. Devono essere ultimati entro 36 mesi, termine entro il quale dovrà intervenire anche l’entrata in funzione e la piena operatività degli investimenti;
  4. Non devono riguardare interventi necessari per garantire la mera conformità con le norme dell’Unione in vigore.

 

Qualora l’impresa richieda l’applicazione delle disposizioni della Sezione 2.6 del Quadro temporaneo, le spese ammissibili sono i costi totali delle attrezzature, dei macchinari o degli impianti necessari per realizzare i programmi volti a conseguire l’efficientamento energetico. In alternativa e su richiesta dell’impresa, i costi agevolabili sono determinati come differenza tra i costi del programma e i risparmi sui costi o le entrate aggiuntive, rispetto alla situazione in assenza dell’aiuto, per tutta la durata dell’investimento (in tal caso, l’impresa richiedente deve trasmettere con cadenza annuale e per tutta la vita utile dell’investimento, un aggiornamento dei dati sui risparmi di costi e le entrate aggiuntive).

 

  1. Investimenti destinati a perseguire un uso efficiente delle risorse

Le agevolazioni possono essere concesse ai sensi del Regolamento GBER a fronte di investimenti finalizzati a:

  1. Riduzione quantità di acqua impiegata nel processo produttivo;
  2. Riduzione quantità di materie prime e semilavorati impiegati nel processo produttivo, ad eccezione dell’energia;
  3. Riduzione dei rifiuti conferiti in discarica.

 

I programmi di investimento possono essere volti all’introduzione di misure volte a perseguire:

  1. Un uso efficiente delle risorse e/o la circolarità del processo produttivo (art. 47 del Regolamento GBER);
  2. Un cambiamento fondamentale del processo di produzione volto a perseguire un uso efficiente delle risorse e/o la circolarità del processo produttivo (art. 14 e 17 del Regolamento GBER).

 

I programmi di investimento realizzati per un uso efficiente delle risorse e/o circolarità del processo produttivo di cui alla lettera a) non devono riguardare lo smaltimento dei rifiuti e le operazioni di recupero dei rifiuti per la produzione di energia, non devono incentivare la produzione di rifiuti o l’aumento dell’uso di risorse, devono riguardare implementazioni di tecnologie che non costituiscono una pratica commerciale consolidata già redditizia e devono essere volti a soddisfare almeno una delle seguenti finalità:

a) migliorare l’efficienza nell’uso delle risorse attraverso uno o entrambi dei seguenti obiettivi:

  • riduzione netta delle risorse consumate per la produzione di una determinata quantità di prodotto rispetto a un processo di produzione preesistente utilizzato dal beneficiario o a progetti o attività alternative. La riduzione è determinata misurando o stimando il consumo prima e dopo l’attuazione dell’intervento;
  • sostituzione di materie prime o feedstock primari con materie prime o feedstock secondari (riutilizzati o recuperati, compresi quelli riciclati);

b) migliorare la prevenzione e la riduzione della produzione di rifiuti, la preparazione per il riutilizzo, la decontaminazione e il riciclaggio dei rifiuti generati dal beneficiario o investimenti per la preparazione per il riutilizzo, la decontaminazione e il riciclaggio dei rifiuti generati da terzi e che altrimenti sarebbero inutilizzati, smaltiti o trattati in base a un’operazione di trattamento che si colloca più in basso nell’ordine di priorità della gerarchia dei rifiuti di cui all’articolo 4, punto 1, della direttiva 2008/98/CE o in modo meno efficiente sotto il profilo delle risorse, o che porterebbe a una qualità inferiore dei risultati del riciclaggio;

c) migliorare la raccolta, la selezione, la decontaminazione, il pretrattamento e il trattamento di altri prodotti, materiali o sostanze generati dal beneficiario o da terzi e che altrimenti resterebbero inutilizzati o utilizzati in modo meno efficiente dal punto di vista delle risorse.

Le spese ammissibili sono pari ai:

  • COSTI SUPPLEMENTARI* in caso di investimenti volti ad un uso efficiente delle risorse e/o la circolarità del processo produttivo;
  • COSTI TOTALI in caso di investimenti finalizzati ad un cambiamento fondamentale del processo di produzione volto a perseguire un uso efficiente delle risorse e/o la circolarità del processo produttivo.

 

* Costi necessari per raggiungere un livello più elevato di efficienza energetica, determinati confrontando i costi del programma di investimento con quelli relativi ad uno scenario controfattuale che tenga conto degli investimenti che verrebbero effettuati in assenza di aiuto.

 

Agevolazioni concedibili

 

 

 

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FINANZIAMENTI AGEVOLATI E CONTRIBUTI PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE

Riparte il Fondo 394 gestito da SIMEST
Nuovi strumenti disponibili dal 27 luglio

Torino – 19 luglio 2023, È stata presentata ieri alla Farnesina la nuova operatività del Fondo 394, lo strumento gestito da SIMEST in convenzione con il Ministero degli Affari Esteri per finanziare gli investimenti per la crescita estera delle imprese italiane. Il Fondo avrà una dotazione di 4 miliardi di Euro.

La nuova operatività sarà attiva attraverso sei diverse linee di intervento agevolativo, sinteticamente illustrate nel documento in allegato alla presente.
Fra le principali novità del Fondo 394 figurano il sostegno agli investimenti per la transizione ecologica e digitale e per il rafforzamento della solidità patrimoniale delle imprese con vocazione internazionale.
Attraverso il Fondo 394 sono a disposizione delle imprese finanziamenti a tassi agevolati fino allo 0,464% (tasso luglio 2023), a cui si potrà aggiungere una quota di cofinanziamento a fondo perduto fino al 10%.
Le imprese potranno presentare domanda di finanziamento a partire dal 27 luglio.

ARITMA, società leader nella consulenza alle imprese per la gestione degli strumenti agevolativi a supporto dell’internazionalizzazione, offre un servizio altamente qualificato che si estende alle valutazioni di convenienza che la nuova configurazione degli incentivi richiede (e.g., il calcolo dello scoring Simest, l’analisi sulla percentuale di tasso agevolato che l’impresa può richiedere in relazione all’assorbimento del finanziamento/disponibilità sul plafond de minimis, consulenza su eventuali garanzie).

Il team di ARITMA è a disposizione per qualsiasi approfondimento e per fornire pre-valutazioni di fattibilità.

ARITMA sigla un accordo con il Gruppo SACE per supportare la crescita e lo sviluppo delle imprese


Grazie a tale collaborazione, ARITMA espande la gamma dei servizi, mettendo a disposizione delle imprese clienti gli strumenti offerti da SACE a supporto della crescita e lo sviluppo del tessuto economico nazionale. Le recenti misure normative, infatti, hanno ampliato il mandato di SACE nel mercato domestico con il sostegno agli investimenti delle imprese e con le garanzie per i progetti green nell’attuazione del Green New Deal.

Il team di ARITMA è a completa disposizione per qualsiasi indicazione operativa.